ILPROCESSO DI BEATIFICAZIONE DI MONS.PIO ALBERTO DEL CORONA

Il 9 OTTOBRE 2013 il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione per le Cause dei Santi a promulgare il decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Pio Alberto del Corona che quindi viene dichiarato Venerabile.


Ma ripercorriamo le tappe che hanno preceduto questo solenne Evento:


Il processo di Beatificazione di Mons. Pio A. Del Corona è stato aperto dalla Diocesi di S. Miniato nel 1942.

Terminata la fase diocesana, negli anni Sessanta gli atti del Processo sono stati inviati alla Congregazione Vaticana che vaglia i candidati al titolo di beato o santo (all’epoca era la Sacra Congregazione dei Riti, oggi è la Santa Congregazione per le Cause dei Santi).

Con la costituzione apostolica Divinus perfectionis Magister (25-1-1983) Giovanni Paolo II ha riformato il modo di procedere nelle cause di canonizzazione.

I Processi istruiti prima di tale riforma hanno subìto un’interruzione, e anche gli Atti relativi a Mons.Pio sono stati rimandati alla Diocesi di S.Miniato per un supplemento d’indagine storica.

Il Vescovo di San Miniato ha nominato due Periti Storici, i quali hanno concluso il loro lavoro nel mese di maggio 2002.


La salma di Mons.Pio e  i suoi funerali, prima nella Basilica fiorentina di S.Marco, poi a S.Miniato (7 settembre 1912)


La Congregazione per le Cause dei Santi valuta la richiesta del vescovo e risponde con un Nulla Osta (niente si oppone), autorizzandolo a procedere.

Da questo punto in poi Mons. Pio A. Del Corona viene detto “ Servo di Dio”.

Quindi si è proceduto intervistando quante più persone possibili, valutando documenti e testimonianze per capire se, tra quanti lo hanno conosciuto, ci sia una cosiddetta fama di santità.

Constatato che, durante la vita di Mons. Pio A. Del Corona, sono avvenuti episodi inspiegabili, che posoano essere ritenuti “miracoli”, questi sono stati verificati e segnalati, sebbene non siano considerati fondamentali.

 

Da qui, tutta la raccolta dei documenti è stata inviata a Roma presso la Congregazione per le Cause dei Santi, che verificato che la raccolta del materiale sia avvenuta in modo corretto.

In seguito è stato nominato un Relatore della Causa che ha supervisionato l'organizzazione del materiale nella Positio super virtutibus del Servo di Dio. (La Positio è un dossier dove si esprime con criterio la dimostrazione ragionata (Informatio) delle presunte virtù eroiche, usando le Testimonianze e Documenti raccolti nell' Inchiesta Diocesana (Summarium). 

 

Giunti a questo punto, una commissione di 9 teologi, detta Congresso dei Teologi, procederà all'esame della Positio del postulatore e delle Animadversiones dell'avvocato del diavolo.

Se questi danno parere favorevole si ha una riunione di Cardinali e Vescovi della Congregazione dei Santi, terminata la quale il Papa autorizza la lettura del Decreto ufficiale sull' eroicità delle virtù del Servo di Dio.

Questi d'ora in poi viene chiamato “Venerabile”. Questo chiude la prima fase del processo di canonizzazione.

La fase successiva è la Dichiarazione di beatificazione, per arrivare alla quale deve essere riconosciuto un miracolo attribuito all'intercessione del Venerabile.

Qualcuno deve aver pregato la persona e questa deve aver "risposto" venendo in soccorso con un evento inspiegabile e "prodigioso": questo viene ritenuto dalla Chiesa segno inequivocabile che la persona è in Paradiso e di là può e vuole soccorrere i vivi.

La cautela in questa fase è ancora maggiore.

Perché un miracolo venga preso in considerazione dalla Congregazione dei Santi occorre una Inchiesta Diocesana, approfondita con lo stesso iter indicato sopra, che andrà consegnata alla Congregazione dei Santi.

 

Tra gli episodi a cui la Chiesa cattolica più frequentemente attribuisce carattere miracoloso vi sono:

l'incorruttibilità del corpo dopo la morte, come per Santa Caterina da Siena, il cui corpo è ancora integro dopo quasi 650 anni dalla morte; la "liquefazione del sangue" durante occasioni particolari, come san Gennaro; “l'Odore di Santità": il corpo emanerebbe profumo di fiori, anziché il consueto odore di morte, come nel caso di santa Teresa d'Avila.

Tuttavia il miracolo che si verifica più spesso è quasi sempre una guarigione da malattia grave.

Questa deve essere istantanea, senza alcuna spiegazione medica plausibile, definitiva e totale.

La Positio sul miracolo viene quindi esaminata da 5 medici: se questi dichiarano di non sapere dare spiegazione razionale e scientifica dell'avvenimento, si configura la possibilità di ritenerla miracolo.

 

L'avvenuto viene valutato da 7 teologi, quindi da vescovi e cardinali.

Se almeno una guarigione verrà dichiarata inspiegabile (da un punto di vista scientifico), prima un congresso speciale di teologi, poi una congregazione di Cardinali e Vescovi la esamineranno da un punto di vista teologico; in caso di valutazione positiva il Papa promulgherà il Decreto sul miracolo.

Contemporaneamente alla promulgazione del Decreto sul miracolo, il Papa deciderà la data della solenne cerimonia di Beatificazione.

Se, dopo l’eventuale Beatificazione, si avrà notizia di un altro miracolo, il Postulatore chiederà al Vescovo della diocesi, in cui il miracolo è avvenuto, di istruire un altro Processo.

Ad esso seguirà il parere della Consulta Medica e poi dei Teologi, Cardinali e Vescovi della Congregazione.

Se il Papa riconoscerà anche il secondo miracolo, il Beato verrà Canonizzato, cioè proclamato Santo e il suo culto esteso a tutta la Chiesa Cattolica.